La Valle dei Templi, una meraviglia tutta da scoprire!
Esiste un luogo in Sicilia dove è possibile ammirare uno dei siti archeologici più rappresentativi e meglio conservati dell’intera civiltà greca classica, inserito nel 1998 dall’UNESCO nella lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità, e stiamo parlando della Valle dei Templi di Agrigento.
Il sito si trova su un crinale roccioso dove un tempo sorgeva l’antica città di Akragas, nucleo originario della città di Agrigento, dove è possibile ammirare i resti di numerosi Templi dorici dedicati alle divinità elleniche.
Spicca su tutti l’imponente Tempio della Concordia, che degli antichi templi greci esistenti è tra i meglio conservati: a differenza di molti altri, è infatti rimasto pressoché intatto dall’epoca della sua costruzione, nel 430 a.C. Nel VI secolo fu trasformato in basilica cristiana e rinforzato strutturalmente perché potesse avere maggiori probabilità di sopravvivere ai terremoti. Nel 1748 fu però restituito alla sua forma originale e ribattezzato con il nome attuale. L’ottimo stato di conservazione si deve al fatto che sotto la roccia dura sulla quale sorge il tempio c’è uno strato di argilla morbida che funge da ammortizzatore naturale, proteggendo l’edificio dalle scosse di terremoto. Molti studiosi moderni ritengono che i greci fossero consapevoli di questa particolarità del terreno al momento della progettazione, ma l’argomento è tuttora oggetto di dibattito.
Secondo per ordine di importanza è senza dubbio il Tempio di Giunone, conosciuto anche come Tempio di Hera, fu eretto nel V secolo a.C. e nel Medioevo parzialmente distrutto da un terremoto; gran parte del colonnato è tuttavia rimasta intatta, così come il lungo altare, originariamente usato per i sacrifici, che reca ancora alcuni segni rossastri: si tratta probabilmente delle tracce dell’incendio appiccato nel 406 d.C. durante l’invasione cartaginese.
Il Tempio di Ercole, l’ultimo della zona orientale, è il più antico, in quanto risale alla fine del VI secolo a.C. Otto delle sue 38 colonne sono state rimesse in piedi e si può passeggiare fra i resti delle altre.
La Tomba di Terone è invece un tempietto posto su un alto basamento, eretto nel 75 a.C. circa 500 anni dopo la morte di Terone, il tiranno greco di Agrigento.
La principale attrattiva della zona occidentale è costituita dai resti del Tempio di Giove. L’edificio, che misurava 112 m di lunghezza e 56 m di larghezza, e presentava colonne alte 20 m, sarebbe stato il più grande tempio dorico dell’antichità, se la sua costruzione non fosse stata interrotta dal saccheggio cartaginese di Akragas. In seguito, il tempio incompiuto fu distrutto da un terremoto.
Tra le rovine giace in posizione supina un telamone alto 8 m, ossia una statua maschile con le braccia sollevate che in origine sorreggeva il peso del tempio. Si tratta però di una copia; l’originale è esposto al Museo Archeologico
Il Tempio dei Dioscuri è composto da quattro colonne e conosciuto anche come Tempio di Castore e Polluce. Costruito verso la fine del V secolo a.C., dopo essere stato distrutto dai cartaginesi fu successivamente restaurato in stile ellenistico per poi essere distrutto nuovamente da un terremoto. Ciò che si vede oggi risale al 1832, anno in cui l’edificio fu ricostruito utilizzando materiale recuperato da altri templi.
Subito dietro il Tempio dei Dioscuri si trova un complesso di altari e piccoli edifici che si ritiene facessero parte del Santuario di Demetra e Kore. Conosciuto come Santuario delle Divinità Ctonie, risale all’inizio del VI secolo a.C.