Cosa vedere a Ragusa
Cosa vedere a Ragusa, la provincia più a sud d’Italia?
Visitare la città di Ragusa significa esplorare un labirinto di vicoli, scoprire eleganti palazzi e chiese dalle imponenti facciate barocche. A Ragusa una scalinata congiunge le due anime della città: Ragusa Superiore e Ragusa Ibla.
Dove si trova Ragusa?
Ragusa si trova nella Sicilia sud orientale, tra le colline dei Monti Iblei.
Ragusa ha un primato molto particolare: è il capoluogo di provincia più a sud d’Italia. Ha un’altitudine di circa 500 metri sul livello del mare e dalla costa dista circa 20 Km.
La splendida architettura tardo barocca della città è stata premiata dall’UNESCO e molti monumenti di Ragusa sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità.
Se stai organizzando un viaggio in Sicilia, ed in particolare nella Sicilia sud orientale, Ragusa è una città da visitare!
Storia di Ragusa – Perché la differenza tra Ragusa (superiore) e Ragusa Ibla
Ragusa ha origini antichissime, molto probabilmente i primi insediamenti risalgono al XX secolo a.C., come testimoniano le tombe scavate nella roccia ritrovate in paese.
Ibla si riferisce probabilmente ad un’antica dea venerata dagli antichi popoli siculi. Essa aveva l’importante ruolo della Grande Madre, figura sacra che ritorna in tutti i credo delle popolazioni arcaiche.
Invece per Ragusa Superiore ci si riferisce alla città moderna costruita dopo il terremoto.
Da allora l’abitato si sviluppò sulla collina di Ibla, la parte più in basso della città. Era una zona ben protetta dagli attacchi nemici, grazie anche alle fortificazioni naturali dovute alle montagne circostanti.
Poi la catastrofe: Ragusa, come tutta la Sicilia sud-orientale, fu devastata e distrutta dal violentissimo terremoto del 1693.
Quando giunse il momento di iniziare i lavori, i cittadini non trovarono l’accordo sul luogo della ricostruzione.
Una parte della popolazione, cappeggiata dalle famiglie nobiliari, preferì rimanere dove sorgeva il precedente abitato. Altri, invece, guidati da imprenditori e borghesia, scelsero di spostarsi sulla collina del Patro, posta più in alto.
Ecco com’è nata la distinzione: in basso Ragusa Ibla e più in alto Ragusa o Ragusa Superiore.
I due centri per molto tempo rimasero autonomi, furono riuniti solo nel 1926 in un’unica città, Ragusa, che divenne poi capoluogo di provincia.
Anche dal punto di vista del culto Ragusa è divisa e ha due diversi patroni: San Giovanni Battista per Ragusa Superiore e San Giorgio per Ragusa Ibla.
Cosa vedere a Ragusa in un giorno
1 Duomo di San Giorgio
Gioiello indiscusso del Barocco Siciliano, il Duomo di San Giorgio è sicuramente una delle 10 cose da vedere a Ragusa. L’attuale costruzione, progettata dall’architetto Rosario Gagliardi, è stata edificata sulle fondamenta della Chiesa di San Nicola, distrutta in seguito al terremoto del 1693. Splendida la facciata, monumentale la cupola, originale – poiché sopravvissuto al sisma – il Portale gotico-catalano, risalente al Quattrocento. Dopo una visita all’interno rilassatevi in piazza degustando una granita alle mandorle per poi proseguire il giro di Ibla, magari a bordo del simpatico Trenino del Barocco.
2 Giardino Ibleo
Nella lista di cosa vedere a Ragusa non può mancare il suo polmone verde, ovvero il Giardino Ibleo, costruito nel 1858 per volere di alcuni facoltosi cittadini. Lunghi viali orlati di palme, grandiose balconate di pietra che regalano vedute sulla Valle dell’Irminio e sui Monti Iblei, panchine e colonne riccamente decorate creano un universo di grande rilassatezza dove ritagliarsi attimi di pace dopo la visita di Ragusa Ibla. All’interno del Giardino si trovano il monumento ai caduti della Grande Guerra, la Chiesa di San Vincenzo Ferreri, la Chiesa di San Giacomo e la Chiesa dei Cappuccini.
3 Portale di San Giorgio
Accanto al giardino Ibleo si trova il portale di San Giorgio a Ragusa Ibla è l’unico elemento architettonico sopravvissuto al terremoto.
L’omonima chiesa fu distrutta in occasione del tremendo terremoto del 1693 che distrusse gran parte della Sicilia orientale.
La chiesa di San Giorgio fu costruita, infatti, a Ragusa Ibla intorno al XII secolo in un luogo diverso rispetto a quello in cui oggi sorge l’odierno duomo di San Giorgio.
La chiesa formava una grande struttura a tre navate delimitate all’interno da due fila di sette colonne. Le grandi dimensioni e la ricchezza degli interni rendevano i luoghi particolarmente suggestivi.
Questa sensazione si amplificava alla vista dell’enorme campanile, frutto dell’ingegno dell’architetto ragusano Di Marco, che toccava i cento metri di altezza e si poneva fra i più grandi del tempo.
Il Portale di San Giorgio a Ragusa è di colore rosa chiaro e costituito da pietre in calcare. Costituisce un significativo esempio di stile architettonico gotico-catalano.
4 Cattedrale di San Giovanni Battista
L’altra celeberrima chiesa della città si trova a Ragusa Superiore ed è dedicata a San Giovanni Battista. Con uno stile tardo-barocco e una facciata monumentale, la Cattedrale di Ragusa domina dall’alto Ragusa Ibla regalando un bellissimo colpo d’occhio. Dopo aver ammirato le colonne esterne, il portale centrale, le statue del timpano, gli orologi solari e il campanile settecentesco entrate a gustarvi il soffitto decorato con un dipinto della Natività.
5 Strade di ibla
La città di Ragusa è fatta di ponti e di scale… Siete pronti a percorrerle tutte affrontando salite, discese e smarrimenti? Un bel trekking urbano è di certo una cosa da fare in città, per vedere il meglio che Ragusa ha da offrire. Dunque, allacciatevi le scarpe da ginnastica e tenetevi pronti a scattare foto d’autore! La magia delle Scale inizia scendendo da Corso Italia e proseguendo per Via XXIV Maggio: da qui parte quella che un tempo era l’unica via di collegamento tra Ragusa Superiore e Ragusa Ibla.
6 Chiesa di Santa Maria Dell’Itria
Tra i luoghi più belli di tutta Ragusa, spicca indubbiamente la cupola blu della chiesa di Santa Maria dell’Itria. Sotto la cupola blu cobalto c’è un tamburo ottagonale con otto pannelli in terracotta decorati con disegni colorati. La chiesa si trova nel vecchio quartiere ebraico della città e, seguendo le indicazioni per il punto panoramico, potrai giungere in una posizione panoramica che ti farà sembrare ti toccare la cupola con un dito.
7 Chiesa di santa Maria delle scale
La costruzione della Chiesa di Santa Maria delle Scale risale probabilmente al periodo normanno. Nel XIV secolo, durante il governo della famiglia Chiaramonte, l’edificio fu ricostruito in stile gotico ma venne poi parzialmente distrutto dal terremoto del 1693. Il sisma fece crollare la navata centrale e quella sinistra, lasciando in piedi solo quella destra visibile ancora oggi. Le parti mancanti vennero così ricostruite in stile barocco. L’antica chiesa era preceduta da un portico con arcate, chiamate “le pinnate di Santa Maria”, che occupava l’attuale navata sinistra. In un lato del portico c’era un pulpito ottagonale in pietra, oggi murato all’esterno della chiesa.
Fonti: theworldofsicily.com | skyscanner.it | eleonoraongaro.it | infodiviaggio.it