10 cose da fare e vedere a Catania
Distrutta 9 volte da terremoti, eruzioni, invasioni, 9 volte è stata ricostruita più bella di prima. La Catania che vediamo ora è quella dell’ultima ricostruzione, del 1693, quando un terremoto violentissimo la rase al suolo. Eravamo in pieno Barocco; stile con cui furono ricostruiti quasi tutti i palazzi nobiliari e le chiese cittadine. Lasciati per fortuna intatti da allora, oggi rappresentano un complesso architettonico di eccezionale valore tanto che il centro storico di Catania è tutelato dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Se stai pensando di venire a Catania e ti sei chiesto/a cosa vedere a Catania o cosa fare a Catania, questo è l’articolo che fa per te!
Ecco le 10 cose da fare e vedere a Catania
Piazza del Duomo a Catania
È la piazza principale di Catania, da alcuni topografi ritenuta l’interpretazione siciliana del “tridente” di piazza del Popolo a Roma. Vi convergono infatti via Etnea, via Vittorio Emanuele e via Garibaldi, i tre assi viari del centro storico.
Costruita dopo il terremoto del 1693, è stata completamente ristrutturata e rinnovata nel 2008, ed è ancora oggi sede del potere ecclesiastico e civico. Sul lato nord, infatti, troviamo il Palazzo degli Elefanti, o Loggia, in cui ha sede il Municipio; sul versante opposto, la fontana dell’Amenano, dalla quale ci si dirige verso la caratteristica zona della Pescheria; a fianco Palazzo dei Chierici e Porta Uzeda; a est, invece, domina la Cattedrale di Sant’Agata, Duomo della città, da cui deriva il nome della piazza. E al di sotto del manto stradale si trovano i resti delle terme Achilliane.
Al centro regna la celebre fontana dell’elefante, costruita dall’architetto Gianbattista Vaccarini nel 1757, e in seguito più volte rimaneggiata, in cima alla quale fu posto il celebre “Liotru”, la statua del simbolo della città, presumibilmente di epoca romana.
Nei momenti di vita cittadina e durante le occasioni solenni, Piazza Duomo è il luogo d’incontro dei catanesi.
Cattedrale di Sant’Agata a Catania
La Cattedrale di Sant’Agata si trova in piazza Duomo di Catania ed è dedicata alla vergine patrona catanese.
La Cattedrale venne costruita nel 1074 dai Romani, sulle rovine delle Terme Achilliane su iniziativa del Conte Ruggero. Nel corso degli anni venne ricostruita più volte, a causa dei terremoti e delle colate laviche che negli anni si sono susseguiti.
L’interno, con pianta a croce latina, è diviso in tre navate. Spiccano gli affreschi del romano Giovan Battista Corradini nell’abside centrale, con l’Incoronazione di Sant’Agata, mentre le due colonne alla base dell’arco absidale e la monofora sono di origine medievale. Nella navata destra si trova il monumento funebre del musicista Vincenzo Bellini, mentre nell’abside destra la sfarzosa cappella di Sant’Agata custodisce il sacello con le preziose reliquie. Il tempio ospita le tombe di numerosi reali normanni, svevi e aragonesi.
Orari di apertura e costo biglietto:
- Mattina: dalle 7,45 alle 12.30
- Pomeriggio: dalle 16.00 alle 19.00
- Biglietto: gratis.
I mercati popolari di Catania
Come in ogni città del sud, si può trovare la vera anima del luogo visitando i mercati popolari. Quelli in cui i catanesi si mostrano per come sono, nelle normali attività quotidiane.
Ce ne sono diversi ma sono due quelli che non si possono assolutamente perdere. Il primo e la Pescheria che si trova alle spalle di Piazza del Duomo e a Fera ‘o Luni, in piazza Carlo Alberto. La Pescheria è un mercato di pesce, il più colorato, animato, caotico e quindi caratteristico di Catania. Come in molti mercati della Sicilia, qui risuonano le vuciate, cioè le grida dei commercianti per richiamare clienti.
Non molto distante, a Piazza Carlo Alberto, si svolge a Fera ‘o Luni, un mercato quotidiano di frutta, vestiti, giocattoli e altre mercanzie che negli ultimi anni ha assunto una forte connotazione multietnica. Nella stessa piazza, ogni domenica, c’è un Mercato delle Pulci gioia di chi è alla ricerca dell’affare a basso prezzo.
Via Etnea a Catania
Da Piazza del Duomo parte la via più importante e scenografica di Catania: è Via Etnea, che prende il nome dal fatto che va in direzione dell’Etna, sempre visibile durante i 3 km di passeggiata.
Strada dello shopping, in gran parte pedonale e recentemente ripavimentata, via Etnea è luogo di passeggio di catanesi e turisti. Lungo il percorso è possibile fare un viaggio nel barocco siciliano perché quasi tutti i palazzi e le chiese furono costruite dagli architetti Vaccarini e Battaglia dopo il disastroso terremoto del 1693 che rase al suolo Catania. Tra una vetrina di marche alla moda, una sosta alla storica Pasticceria Savia, non perdetevi Piazza Università con i palazzi del Rettorato e di San Giuliano e le 7 chiese barocche, tra cui la splendida Collegiata.
La passeggiata finisce in Piazza Cavour, in quello che i catanesi chiamano “Il borgo” perché fino al 1693 era al di fuori delle mura cittadine.
Teatro Massimo Vincenzo Bellini a Catania
Il teatro Massimo è il luogo della messa in scena dell’opera lirica. La sua costruzione fu travagliata: più volte interrotta per mancanza di fondi, terminò alla fine dell’Ottocento con l’inaugurazione ufficiale, il 31 maggio 1890, durante la quale venne messa in scena la rappresentazione della “Norma” di Vincenzo Bellini, il celebre compositore catanese cui il teatro è dedicato.
Fu l’architetto Carlo Sada a progettare e realizzare l’edificio, sul preesistente teatro incompiuto disegnato da Stefano Ittar nel Settecento. All’esterno il teatro è realizzato seguendo lo stile veneziano, all’interno è ricco di affreschi e sculture, tra le quali regna quella in bronzo, raffigurante Vincenzo Bellini, realizzata da Salvo Giordano e posta nel foyer.
La sala centrale è composta da quattro ordini di palchi e gallerie, sovrastati dal suggestivo soffitto affrescato da Ernesto Bellandi, che rappresenta “l’Apoteosi di Bellini”. Il teatro Bellini è stato celebrato da diversi tenori, tra i quali ricordiamo Stefano Gigli, per la sua acustica eccezionale, al pari del San Carlo di Napoli e della Fenice di Venezia.
Orari di apertura e costo del biglietto
- dal martedì al sabato dalle ore 9,30 alle ore 12,00.
- Costo del biglietto: visita guidata 6,50 €.
Via dei Crociferi a Catania
Non si sa bene da dove derivi il nome: forse dalla presenza, un tempo, dei padri Cruciferi o da Crocifisso, per la presenza in soli 200 metri di 4 chiese, tutte capolavori dell’arte barocca.
Si accede alla via dall’Arco di San Benedetto che collega la chiesa omonima con il Convento delle Benedettine. La chiesa è famosa per la scalinata dell’Angelo, uno scalone di marmo con statue di angeli. Subito dopo si incontra la Chiesa di San Francesco Borgia e il Collegio dei Gesuiti con un bel chiostro interno con portici e colonne. Di fronte al collegio c’è la chiesa di San Giuliano, considerata uno degli esempi più riusciti di barocco catanese e siciliano.
Il Monastero dei Benedettini a Catania
Il Monastero dei Benedettini di Catania è considerato uno dei più grandi complessi monastici d’Europa.
Dopo un sapiente restauro, il Monastero oggi è sede del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università ed è visitabile grazie a una bella visita guidata. Questa permette di ripercorrere i 500 anni di vita di questo luogo che ha ospitato i monaci e poi caserme, scuole, fino all’attuale destinazione. Prima della visita consigliamo di leggere “I Vicerè” di De Roberto, storia di una famiglia catanese dopo l’Unità d’Italia. Non mancano i riferimenti a questo luogo, con i monaci dipinti come buongustai (cucinavano e mangiavano tanto), gli avanzi li distribuivano alle loro amanti con relativi figli mentre i servitori rivendevano quel poco che restava.
Oggi il Monastero è uno spazio culturale dove si svolgono mostre, laboratori, convegni gestiti dall’Associazione Officine Culturali.
Orari di apertura e costo de biglietto:
- dal lunedì al venerdì alle 10:00, alle 12:00, alle 14:00 e alle 16:00.
- sabato e domenica dalle 10:00 alle 17:00, un tour ogni ora.
- Costo del biglietto: visita guidata 8 €.
La Casa Museo di Giovanni Verga a Catania
La Casa Museo di Giovanni Verga non è tra le attrazioni più blasonate e note di Catania pur trovandosi al centro, a pochi passi dai principali luoghi di interesse. Merita comunque una visita per approfondire la vita e la storia di un grande scrittore della nostra letteratura.
La Casa Museo Giovanni Verga è la casa che diede i natali allo scrittore siciliano Giovanni Verga il 2 Settembre 1840, in cui vi trascorse la sua infanzia.
Dopo la morte del suo erede Giovannino Verga Petriarca, la casa venne acquistata dalla Regione Sicilia ed aperta al pubblico. L’appartamento di Verga si trova al secondo piano di un palazzo ottocentesco di Catania, proprio a due passi dal Duomo di Catania, vicino al Monastero di Santa Chiara.
La casa di Giovanni Verga è composta da diverse stanze e disimpegni, un riepilogo:
- Ingresso
- Salotto
- Biblioteca
- Camera da letto
- Stanza da pranzo ed altri 4 ambienti adibiti a camere da letto, salottini e disimpegni.
All’interno della casa di Verga sono custoditi gli arredi originali ed una collezione di 2600 opere (di scrittori famosi tra cui Tolstoj, Dostoevskij, Deledda, Zola, Capuana).
Orari di apertura
- Dal lunedì al sabato, dalle 9.00 – 13.30, 14.45 – 19.00
Costo del biglietto:
- INTERO: € 4,00
- RIDOTTO: € 2,00
Castello Ursino e Museo Civico
Poco fuori dal centro storico di Catania si trova Castello Ursino che ospita il Museo Civico. Alle spalle di queto castello vi è una storia antichissima, la sua costruzione fu voluta agli inizi del 1200 da Federico II di Svevia per difendere le coste orientali siciliane. In origine il castello si trovava su un promontorio affacciato sul mare, a realizzare il progetto fu l’architetto Riccardo Da Lentini.
Una curiosità; il castello fu adibito anche a prigione e in quelli che erano gli ambienti delle celle, oggi si trovano ancora i graffiti lasciati dagli ex carcerati. Qualcuno racconta che vi si aggiri anche qualche fantasma.
Interessante la storia della collezione del Museo Civico. Tutto inizia nell’Ottocento quando un cittadino catanese dona alla città le sue opere d’arte, da qui si aggiungono le collezioni dei Padri Benedettini e i reperti greci e romani rinvenuti con gli scavi archeologici tra cui terrecotte, vasellame, anfore, monete e bronzi. Seguono lasciti di collezionisti privati e acquisti di importanti opere d’arte.
La visita al Museo Civico si articola in varie sale: la Sala delle Armi all’ingresso, la Pinacoteca al primo piano e il percorso museale del secondo piano che include la sezione Numismatica e la mostra con disegni, fotografie e incisioni. C’è anche una sezione dedicata alle esposizioni temporanee. Da non perdere la veduta di Catania dall’alto e, sullo sfondo, l’Etna.
Orari di apertura e costo del biglietto
- Tutti i giorni dalle 9 alle 19.
- Biglietto: intero 10 euro; Ridotto 8 euro.
Escursioni sull’Etna a Catania
L’Etna è il vulcano attivo più alto d’Europa che non smette di regalare spettacoli di lava e fuoco. Per chi passa da Catania, quindi, è d’obbligo avvicinarsi al vulcano per guardarlo più da vicino.
Chi vuole vederlo da molto più vicino può approfittare delle tante escursioni offerte da tour operator, agenzie e singole guide turistiche. Ma cosa si può vedere e fare salendo sull’Etna? Dipende dai vostri gusti. Si può visitare la Valle del Bove, i crateri sommitali, ci sono circa 200 grotte usate fin dall’antichità come rifugio, cimiteri, luoghi sacri, per conservare la neve e così via. Poi si possono fare escursioni in jeep, discese in sci, passeggiate a piedi, o un più comodo giro panoramico con la Ferrovia Circumetnea che gira intorno all’anello inferiore del vulcano.
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